Domenica scorsa ho partecipato , insieme agli altri compagni di scuola, ad un torneo di dama : il computer, che fa gli abbinamenti fra i vari giocatori , mi ha assegnato ad una squadra della quale facevano parte due ragazzi pakistani di 24 e 29 anni. Le squadre avversarie, come la mia, erano composte da compagni di classe e da altri ragazzi nigeriani e siriani.
All’inizio mi sentivo agitato perché loro non parlano l’italiano ed io ho qualche difficoltà con l’inglese; per di più con l’imbarazzo che avevo non mi ricordavo una parola … cosa posso farci, sono fatto così…Per fortuna, loro conoscevano il gioco per cui non ho dovuto spiegargli niente e poi, vedendomi un po’ rigido, mi hanno chiesto, in italiano, come mi chiamavo e mi hanno detto il loro nome; così abbiamo rotto il ghiaccio…hanno giocato molto bene…io meno perché mi alleno quasi sempre nella tipologia della dama-italiana, meno in quella inglese, tipologia con cui abbiamo giocato tutte le partite.
Mi sono divertito tanto: loro mi hanno messo a mio agio con il sorriso e anch’io ho fatto, poi, altrettanto. Nella pausa “gli stranieri della squadra”hanno gradito molto il nostro caffè espresso ed il mio compagno di squadra, Dastin, mi ha detto: “Buono caffè, nero come me!!”
E’ stato un bel pomeriggio; spero di rivedere Dastin e di poterlo battere…!! …anche se so che è solo un’illusione!!!
Luca