COGAS, JANAS E PASCIFERA.LE CREATURE FANTASTICHE DELLA SARDEGNA

BOSCHI E ACQUE SORGIVE…I LUOGHI PREDILETTI DALLE  CREATURE FANTASTICHE DELLA TRADIZIONE SARDA.

INCIPIT DEI RACCONTI FANTASTICI DEGLI STUDENTI/SSE…

Molto tempo fa, nelle grotte del bosco del Monte Gonare, qusi in cima alla montagna, vivevano le janas, piccole fatine con poteri magici, amiche degli animali del bosco, alleate nella difesa dell’aquila reale, sempre in pericolo. Qui vivevano anche le cogas, delle streghe con intenzioni maligne, ghiotte delle uova dell’aquila….Gli animali notturni che facevano la guardia alle uova erano:i barbagianni, i gufi, il cinghiale e la volpe, mentre di giorno la vedetta era formata da: il falco, s’Astore, le cornacchie, i corvi, i conigli, le lepri ed il cervo sardo…

A. P.

Molti anni fa, ai piedi del monte Gonare, c’era un piccolo villaggio: ogni famiglia possedeva, oltre al gregge, due o tre caprette, che allevava per il consumo familiare del latte . 

Ogni mattina questo gruppo di caprette veniva portato all’ingresso del paese, dove il pastorello Peppino portava a pascolare nei boschi del monte. Solo lui nel villaggio aveva il coraggio di salire fra quei dirupi e alberi secolari, luoghi abitati, secondo quanto narravano gli anziani, da creature dotate di strani poteri magici. Si diceva di lui che era un uomo sfortunato, perché una notte, quando era ancora nella culla, una janas era entrata nella sua stanza e gli aveva augurato una “mala sorte” … (in sardo si dice “male fadada”).

P.S.

Salvatore aveva dieci anni ed amava passeggiare nel bosco di Gonare, dove affiorava una sorgente dall’acqua fresca e cristallina, non lontano da casa sua. Il padre gli insegnava a riconoscere le specie degli animali e delle piante di quel bosco.

Un giorno, poco lontano da lì, nella cava di Lotzori, Salvatore incontrò il guardiano, che gli disse che in quel luogo, dove vivevano il cervo sardo, i daini, l’aquila reale, c’erano dei segreti nascosti…degli strani abitanti, con poteri magici,  popolavano quei luoghi…

 

Era notte.Il cervo sardo, l’aquila reale, ed il daino stavano cercando un posto dove dormire.Dopo un po’, il daino disse: “Basta cercare!T anto non troviamo nulla di adatto a noi!” L’aquila reale gli rispose: “Hai ragione! Oh, aspetta! Guardate lì in fondo! Vedo dell’erba alta! Possiamo dormire lì!…

Nella boscaglia il cervo vide tre creature, diverse dagli umani, con un lungo mantello, con un cappuccio nero e con uno scettro. Il daino, un po’ timoroso, si avvicinò loro e disse: “Chi siete?”; le  tre risposero in coro: “Noi siamo le streghe del buco nero”; tuteliamo le creature del bosco, le piante e l’acqua sorgiva…”

E.F.

Salendo su, vicino al cielo, si trova il monte Gonare, che ospita molte creature fatate; in quel luogo gli animali erano sempre stati bene fino a quando, un giorno, un uomo, di nome Giacomo, decise di impossessarsi del monte…

Un giorno, un’aquila di nome Mella decise di parlare agli altri animali e disse: “Non ce la faccio più a vivere così, vedendo questo luogo violato con  l’uccisione degli animali e l’avvelenamento delle piante da parte di quest’uomo…con un cervo, di nome Gogo, e con un daino, di nome Fulmine, arrivarono al villaggio degli umani per fare un patto con Giacomo…da lontano li seguiva con lo sguardo una creatura dai poteri magici,  nome Pascifera, protettrice degli animali del bosco…

M.P.

Tantissimi anni fa, nel bosco di Gonare, viveva un ragazzo di nome Lucas; aveva poche pecore e capre, che ogni giorno portava al pascolo fino alla cima del monte, dove saliva per  salutare la Madonna di Gonare, collocata nel Santuario. Non si sentiva mai solo perché gli animali erano suoi amici, soprattutto l’aquila reale.

Un vecchio cervo, però, ogni giorno, prima di ritirarsi nella grotta gli diceva con voce tremolante: “Un giorno questo paradiso finirà…!!”.Lucas, essendo un ragazzino non capiva il significato di quelle parole, che suonavano, però, come una profezia!.

G.S.