Concorso Testimoni dei diritti”- ed. 2019/2020-Giornata dell’albero con l’ Ente Foreste

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In data 12 dicembre 2019 abbiamo commemorato la “Giornata dell’albero”, attività promossa dalla Scuola in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Sarule e con l’Ente Foreste…per noi è stata un’occasione importante per conoscere meglio il nostro territorio dal punto di vista ambientale…questa costituirà una tappa del nostro viaggio alla scoperta della nostra CASA-MONDO…per un’ “Educazione ambientale”

gli operatori dell’Ente Foreste hanno tenuto una lezione nelle varie classi sul patrimonio ambientale della Sardegna e del nostro territorio…ci hanno portato diverse piante locali, tipiche  della Macchia Mediterranea…piante di sughera, di querce,  di leccio…oltre  a piante ad alto fusto, crescono anche molti arbusti come il cisto, il corbezzolo, il lentischio ed il dafne gnidio …

Federico

ogni pianta è stata identificata con il nome italiano e con il corrispondente nome in  sardo…con l’insegnante abbiamo cercato il loro nome latino…

la sughera in latino prende il nome di “quercus suber” ed in sardo diventa “suberju”

Paolo

La corteccia, molto spesa, protegge la pianta  sia dal gelo sia dagli incendi dell’estate…il sughero si estrae ogni nove anni quando ha raggiunto uno spessore di circa 30 centimetri…  viene utilizzato anche come isolante termico nella costruzione delle case…

nella pianta è presente la cocciniglia, un insetto parassita utilizzato per preparare il “rosso cocciniglia”, usato nel passato per tingere la lana di pecora utilizzata nella realizzazione dei tappeti tradizionali…

si sviluppa in zone con clima mite, caratterizzato dall’alternarsi della stagione calda e asciutta ed una invernale, umida e con precipitazioni…

gli allievi del maestro  Michele

il dafne gnidio deriva  dal latino “daphne gnidium” e “erimeri” in sardo

è una pianta a forma di cespuglio, molto presente nelle nostre campagne; le foglie sono piccole ma folte…da agosto ad ottobre si ricopre di piccoli fiori bianchi e bacche rosse; questa pianta veniva usata dalle tessitrici di Sarule per colorare la lana di pecora, con cui realizzavano i tappeti...”sa burra” è il nome di un antico tappeto sarulese, che si usava come  coperta matrimoniale…l’erimeri dava alla lana una tonalità particolare di giallo…un giallo senape…

le bacche sono velenose….

…ultimo viene il leccio, dal latino “Quercus ilex”, “eliche” in sardo

albero ad alto fusto, sempreverde…vive in tutti gli ambienti del Monte Gonare, ma, soprattutto, nei luoghi più aridi ed assolati…il legno è duro e pesante…per questo motivo veniva per costruire parti del carro tradizionale…

Questa giornata ha previsto, oltre alla lezione teorica, la messa a dimora, nel giardino della Scuola, di piantine di lecci, di nocciolo, di mirto, di agrifoglio…le abbiamo piantate con tanta cura con la speranza che attecchiscano …un altro piccolo polmone per il nostro paese…