Il paesaggio agrario della Sardegna di inizio Novecento-Testimoni dei diritti-

 

 

Il Sig.Gesuino Cheri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

#Sviluppo sostenibile. Meta e viaggio irrinunciabili!!

ALLA SCOPERTA DELLA “CASA-MONDO: IL TERRITORIO SI TRASFORMA

Il 10 febbraio 2019 abbiamo ospitato nella nostra Scuola il Sig. Gesuino Cheri,  cittadino sarulese, classe 1939, sin da ragazzino impegnato nel lavoro dei campi; è venuto per illustrarci come sia  diventato sempre più “rapace e devastante” il comportamento umano nei riguardi dell’Ambiente, degli ecosistemi, dei biomi…ha confrontato il paesaggio agrario della Sardegna agli inizi del Novecento con quello attuale…come le attività umane abbiano “trasformato” il territorio…

Mi ha colpito molto la frase detta dal Sig.Cheri: “Le risorse del pianeta Terra non sono di esclusiva pertinenza dell’uomo, ma rappresentano un’opportunità di vita per ogni essere vivente”: vorrei che ogni bambino possa avere la possibilità di ammirare la bellezza del mondo della Natura; per garantire questo, dobbiamo cambiare il modo con cui ci rapportiamo con le risorse naturali: non più sprechi, devastazioni, USA E GETTA, ma PRENDI-USA-RICICLA!!!

L.A.

Ho capito che anche il nostro territorio, senza andare molto lontano, è cambiato tantissimo a causa dell’intervento umano: un tempo gli agricoltori e i pastori vivevano in simbiosi con le risorse dell’ambiente; prendevano quello che serviva alla sopravvivenza, ma si impegnavano anche a proteggere il territorio…niente sprechi, tutto si riutilizzava…insomma, l’uomo aveva rispetto della Natura, dei suoi tempi, dei suoi modi…

G.S.

Mi ha colpito molto la seguente frase, detta dal sig. Cheri: “L’uomo è convinto di essere superiore ad ogni altra specie vivente, tanto che abbiamo dimenticato la stretta relazione che c’è fra noi e tutte le altre specie …ognuna di esse contribuisce al mantenimento dell’equilibrio della vita…ogni tanto la Natura ci ricorda, a volte con eventi tragici, che non ci dobbiamo illudere  di avere il controllo del pianeta…siamo esseri molto vulnerabili.. basta un virus per mandare in fumo tutti i nostri progetti!!

I.B.

Il rapporto che l’uomo ha costruito da un po’ di anni con l’ambiente che lo circonda si basa su una parola: “GUADAGNO”; tutto è visto secondo quest’ottica…quindi, nulla viene apprezzato per quello che è, ma in base a quanto possa rendere in termini di denaro…non conta più il come, il perché, il quando, ma il “quanto”...

M.A.F.

“Si arava, si seminava e si raccoglieva senza depauperare l’ambiente”: questa frase mi ha fatto capire  in cosa stiamo sbagliando nel rapporto con l’ambiente: non abbiamo capito che siamo parte della catena delle specie viventi del Pianeta…a forza di perdere anelli di questa catena,  non possiamo contare più sull’aiuto che ci viene dalle altre specie…diventiamo più fragili!!!

M.P.

La frase che mi ha colpito è: “ Non vi erano prodotti di scarto: tutto tornava utile e veniva riciclato”.

Tutto veniva utilizzato… anche dalla roba di scarto si ricavavano altri prodotti; invece, ora molte cose sono cambiate perché ci possiamo permettere di comprare prodotti pronti; un tempo questo non era possibile perché c’ erano meno soldi.

 In campagna il riciclo  si verificava molto spesso: per esempio, lo sterco degli animali veniva SEMPRE utilizzato come unico concime per la terra; adesso, essendoci più benessere, quindi più possibilità di comprare i prodotti chimici, la gente tende a non riciclarlo, causando uno spreco enorme di energia e di qualità del prodotto…

Un tempo, quando si ammazzava un animale, nulla veniva buttato; per esempio, dal maiale, oltre che utilizzare tutta la carne, si utilizzava il lardo per fare il sapone e per idratare  “sos cosinzoso”, cioè gli scarponi di pelle da campagna; dalle setole si facevano i pennelli, che venivano utilizzate dai calzolai. Adesso, invece, si tende a buttare i prodotti di scarto e ad acquistare prodotti pronti chimici, perché più’ veloci e comodi, ma sicuramente più inquinanti per l’ ambiente, quindi dannosi per la salute.

N.P.

Durante questo incontro ho riflettuto su  come era diverso il rapporto fra l’uomo e gli animali:  non venivano chiusi ed incatenati nelle stalle, ma pascolavano liberamente nei campi, che erano recintati; mangiavano quello che cresceva spontaneamente nel terreno ed era sufficiente per la loro sopravvivenza; l’allevatore poteva aggiungere del fieno,  che aveva raccolto nei suoi terreni…gli allevatori trascorrevano molto tempo con il loro bestiame; in determinati periodi dormivano vicino al loro gregge o mandria…ogni allevatore sapeva riconoscere i propri animali  ad  uno ad uno… …oggi, gli animali sono rinchiusi nelle stalle, non si possono muovere, si nutrono di mangimi chimici, che creano problemi alla loro stessa salute e ai prodotti che da essi derivano…il tutto per guadagnare di più!

P.S.

Purtroppo, il modo in cui l’uomo sfrutta le risorse dell’ambiente causa gravi conseguenze per tuttigli altri esseri viventi…per esempio, se l’uomo disbosca le foreste o non permette agli uccelli che vi abitano di vivere in modo sicuro in un determinato luogo, dove  essi potranno andare a vivere? Sul monte Gonare, nel nostro territorio, nidificava l’aquila reale, che ora si vede poco e non costruisce più il suo nido…

E.F.

Che bello sarebbe tornare a costruire un rapporto positivo e di reciproco aiuto fra la specie umana e tutti gli altri esseri viventi!

C.C.

Immettiamo nell’ambiente sostanze inquinanti, pur conoscendone le conseguenze…si deve guadagnare ad ogni costo!!!!! Ognuno di noi deve darsi da fare…nel mio piccolo, mi impegno nel fare la raccolta differenziata, sto attento nel consumare l’acqua e l’energia, che produciamo con i pannelli solari!

A.P.

La Natura va rispettata altrimenti scompare la bellezza che ci mostra ogni giorno…

M.S.

Nessuno può salvarsi da solo…le risorse naturali sono di tutti e sta a ciascuno di noi custodirle …

A.P.